Le mie parcelle

In Patois, variante dialettale della lingua franco-provenzale parlata in Valle d’Aosta, La Plantze significa «terrazzamento».

«Terrazzamenti» sono, di fatto, le vigne che occupano le mie giornate lavorative: fazzoletti di terra spesso tenuti in piedi da muretti di pietra a secco, tipici della Valle d’Aosta, che s’inerpicano per pendii anche molto scoscesi, ad altitudini che variano tra i 600 a 1000 metri.

Ogni terrazzamento costituisce una parcella da cui da cui si ottengono poche centinaia di bottiglie, frutto di fatiche quotidiane: è faticoso anche solo raggiungere le vigne, pensate cosa significa coltivarle, tenerle in ordine e, soprattutto, rispondere alle sfide del rigido ambiente di montagna.

I terrazzamenti che coltivo sono «parcelle» anche perché “parcellizzati” al loro interno, ovvero divisi in filari di diversi vitigni, secondo l’antico uso contadino piantare più varietà in uno stesso appezzamento per favorirne la resilienza ecosistemica, cioè la sopravvivenza.

Dove si trovano

le mie parcelle?

Le parcelle che coltivo nascono lungo il corso della Dora Baltea, nella parte centrale della Valle d’Aosta: poco più di 6 ettari disposti lungo una lingua di terra che, risalendo dal comune di Nus, a circa 500 metri, giunge fino agli appezzamenti di Saint Pierre, che superano gli 800 metri di altitudine.

I terreni sono tutti di origine morenica, figli di antichi ghiacciai che scavarono la Valle della Dora, sabbiosi verso Aosta, dove il clima è più caldo e soleggiato, e rocciosi a Villeneuve e Saint Pierre, dove la viticoltura si fa davvero eroica, fra rocce granitiche; ambienti xerici caratterizzati da un clima arido e secco; e fenomenali sbalzi di temperatura, mitigati dal calore che le pietre accumulano durante il giorno e rilasciano nelle ore notturne. In quest’area tipicamente montana, i vigneti sono terrazzati e suddivisi in areali di poco più di 100 metri quadri, battuti da un vento costante che aiuta a mantenere freschi i grappoli e ad allontanare gli attacchi fungini.

Cosa coltivo?

I vitigni coltivati sono spesso quelli che ho trovato nei vigneti che ho scelto di gestire, un mix di varietà autoctone e rare della Valle d’Aosta, tra cui compaiono il Petit Rouge, il Cornalin, il Fumin e il Mayolet.

A questi, negli anni, ho affiancato vitigni internazionali come il Sauvignon Blanc, il Viognier, il Syrah, il Merlot e il Pinot Gris, consapevole che qualunque varietà in questo particolare ecosistema montano, se ben condotta e giustamente adattata al clima, può raccontare la sua personale versione del terroir valdostano.



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Credits

  
La Plantze Di Henri Anselmet
P.Iva 01178540074
Fraz. Vereytaz 30
11018 Villeneuve AOSTA
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La Plantze
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